A Gabii i cittadini fanno quello che le Istituzioni non riescono a fare: aprire i cancelli

A Gabii i cittadini fanno quello che le Istituzioni non riescono a fare: aprire i cancelli

L’antica città di Gabii ha aperto i suoi cancelli ieri, domenica 9 ottobre, grazie all’impegno profuso da cittadini e comitati

Da alcuni anni si è cominciato a parlare di Gabii, un’antica città preromana, centro culturale ed economico che segnava un importante crocevia tra il mondo greco del sud e il mondo etrusco del nord Italia. Secondo i racconti mitici, persino Romolo e Remo studiarono a Gabii, i cui resti si trovano sulla Prenestina all’interno del territorio del Municipio VI delle Torri. Un sito archeologico e culturale di primo piano che, per la latitanza delle Istituzioni, resta perennemente chiuso.

Le associazioni e i comitati, però, inseguono un sogno da anni: aprire i cancelli di Gabii, rendere fruibile questo patrimonio. “Tra rifiuti, degrado e criminalità – si legge in una nota stampa del CAU, Comitati e Associazioni Unite – l’unione dei cittadini, dei comitati e delle associazioni del territorio, e grazie alla Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma, ha permesso di realizzare un evento unico nel suo genere”.

L’evento è stato un successone, andando a esaurire i posti a disposizione già poco dopo la comunicazione dell’evento stesso. Hanno partecipato anche le Istituzioni locali, uniche a proferire parola in merito. Comune e Ministero, infatti, sono da anni latitanti: non si vedono e non si sentono. Dal Municipio, che purtroppo non ha voce in capitolo, figurarsi potere, il Presidente Nicola Franco promette che “Sarà mia cura parlarne con il prossimo Ministro dei Beni Culturali”. Questo perché Franco è consapevole di una cosa: “La grande partecipazione alla giornata dedicata a Gabii – spiega in un comunicato stampa – ci lascia intendere che su questo dobbiamo fare di più. Chiederemo alle Istituzioni preposte di fare il massimo sforzo affinché si possa rendere fruibile il sito di Gabii a tutto il circuito turistico della Capitale”.

Flavio Quintilli

Insegnante e giornalista per professione. Da anni al servizio del territorio per raccontare storie di successi e parabole di sventura.

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